Rimini | V peep, arriva la delibera per il ricalcolo delle somme del riscatto
V peep, la soluzione al dramma potrebbe essere dentro una delibera approvata dalla giunta poche ore fa (dopo la condivisione ieri in riunione di maggioranza) attraverso cui il Comune di Rimini s'impegna in un lavoro di approfondimento sui valori di riscatto, ma nessun passo indietro sull'obolo relativo ai maggiori oneri (che per il comune di Rimini significano più di 5,2 milioni) né sui canoni per il riscatto inseriti nella delibera già approvata in maggio, che, assicura l'assessore al bilancio Gian Luca Brasini, "non si tocca, è legittima". Nel mentre si allunga la fila degli inquilini del V peep che intendono fare ricorso nei confronti dell'atto dell'amministrazione. "Rispetto alla questione dei maggiori oneri non abbiamo margini di discrezionalità, ma sul passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà sì. Noi con la delibera oggi abbiamo deciso di fare maggiori approfondimenti rispetto a valori di mercato delle abitazioni in questione. Abbiamo deciso di demandare a un elemento di concertazione cui parteciperanno i tecnici dei cittadini assegnatari e i rappresentati enti preposti il compito di trovare insieme quello che può essere il valore più congruo ed equo per questi immobili. Abbiamo deciso di farci promotori in seno all'Anci perché si possa rivedere il quadro legislativo che impone i valori. Interverremo anche presso la Corte dei conti per capire se gli elementi utilizzati per i calcoli effettuati dai nostri uffici siano corretti". Intanto, però, chi vorrà riscattare ora dovrà farlo affidandosi ai conti già approvati in maggio. L'assessore fogli alla mano cita alcuni esempi del valore delle abitazioni cui di fa riferimento. "Per un appartamento di 88 metri quadri con garage si parla di126mila euro, per una villa a schiera di 200 metri, due piani con giardino e autorimessa di parla di 160mila euro".
Le lettere ai cittadini con i conteggi, in particolare a questo punto quelli relativi ai maggiori oneri, sono già partite. Se così non fosse stato, se le lettere non fossero arrivate entro la fine di agosto, i crediti sarebbero decaduti e gli amministratori sarebbero stati "chiamati a pagare in prima persona". L'assessore fa notare al proposito come in media gli inquilini del v peep dovranno pagare in maggiori oneri 4.400 euro una cifra pari alla metà rispetto a quanto pagati negli altri peep dove i residenti si sono già messi in regola e cioè 8.762 euro. Inoltre, rassicura l'assessore, "non vengono applicati interessi sulle somme di dieci anni fa ma c'è solo un adeguamento Istat, calcolato negli interessi degli inquilini".
Strano ma vero, questa sera in consiglio, accanto all'ordine del giorno di Nicola Marcello (Pdl) che ha chiesto il consiglio tematico, è arrivato un odg 5Stelle. "Si tratta di un testo - spiegano dal Mov - che si ritiene andrà a risolvere definitivamente la questione, se verrà accolto favorevolmente dalla maggioranza dei consiglieri. Stupisce come la giunta non abbia già proceduto in tale direzione nei mesi scorsi, sollevando problemi, polemiche, disagi e patemi d'animo per migliaia di cittadini ed un dibattito pubblico che potevano essere tranquillamente evitati". In pratica la delibera grillina impegna il sindaco e la giunta nella richiesta di parere legale dell'avvocatura civica comunale rispetto alla discrezionalità nel recupero delle somme derivanti dal riscatto e rispetto all'efficacia delle lettere inviate ai fini dell'interruzione della prescrizione. Li si impegna anche nella revisione degli importi determinati dalla delibera 122-2013 relativamente alle somme relative ai maggiori oneri di esproprio e a quelle previste per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, allo scopo di agevolare l’adesione dei cittadini all’operazione di “riscatto”, cercando di contenere il prezzo da pagare, e rispettare un’esigenza di equità.